
“Attenzione però – ha precisato Cinzia Ghiani – in rappresentanza del gruppo di imprenditori - la nostra è una società consortile che vuole risolvere un problema , non siamo armatori”. “Questa iniziativa della Commissione – ha spiegato Patrizia Bigi – vuole essere la presa d’atto di una lodevole iniziativa da parte di un gruppo di persone con il cuore imprenditoriale, che punta allo sviluppo delle attività ricettive, ma non vuole essere la publicizzazione o la sponsorizzazione di nessuno. Queste sono iniziative che fanno crescere il territorio”.
Presenti all’incontro, oltre all’Assessore alle Attività Produttive Quirico Sanna e ai consiglieri di maggioranza e di opposizione che fanno parte della Commissione, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria CNA e Confartigianato.
“Noleggiare una nave è una cosa che nessuno ha mai fatto prima, siamo primi in Italia. Vogliamo intercettare la fascia media del pubblico italiano, quella che non può spendere molto per arrivare in Sardegna. Le Autorità Portuali hanno subito avvallato l’iniziativa e stiamo riuscendo a superare tutte le difficoltà burocratiche dovute anche al problema delle fideiussioni bancarie. Il consenso della pubblica opinione è grandissimo, la biglietteria sta andando bene”, ha spiegato la rappresentante di Go In Sardinia. E’stata illustrata la semplice ricetta alla base dell’operazione: ogni consorziato ha una “quota” della nave pari a circa 500 euro che corrisponde ad una parte di posti letto, posti auto e poltrone, che lo stesso operatore turistico impegna di fatto vendendo sul mercato il soggiorno nelle proprie strutture.
L’obiettivo dichiarato è quello di fare confluire tutti gli operatori turistici in Go in Sardinia in modo da strutturarsi negli anni a venire. A bordo del traghetto si propongono prodotti artigianali sardi e menù sardi, con prezzi garantiti, offrendo qualità e giusto prezzo, in modo da far respirare già l’aria dell’isola al momento dell’imbarco. Il contratto di noleggio scadrà il 30 settembre, ma la nave è opzionata per altri due anni.
“Dobbiamo essere pungolo per le istituzioni affinché in questo progetto vengano coinvolti il maggior numero di imprenditori e non solo, in modo da essere noi i protagonisti del nostro futuro. Tutti devono fare la loro parte, anche il sistema bancario che purtroppo, in Sardegna, è spesso sordo , cieco se non del tutto assente”, ha concluso l’Assessore alle Attività Produttive Quirico Sanna.
Olbia 05 giugno 2013